CURLING ITALIA

Archivi mese: marzo 2015

il curling a tempo di musica

Durante il mondiale junior 2015 è stata presentata la nuova versione del Mixed Double.
La finalità che ci si propone con questa variante, è quella di rendere la specialità più accattivante per gli spettatori: come ha detto Hugh Millikin durante la presentazione, si vuol far diventare il Mixed Double una sorta di “beach volley” del curling. Le regole di gioco sono più o meno le stesse, con alcune modifiche. Innanzi tutto si può tirare il sasso senza che lo skip sia in casa a dare la scopa. L’altra differenza è nella posizione dei due sassi iniziali: la stone in casa non è tangente a tee line, ma più indietro, sul bordo del cerchio dei due piedi; inoltre la coppia che ha marcato, deve obbligatoriamente posizionare il sasso in casa nell’end successivo. E’ anche possibile posizionare i sassi non sulla center line, ma sulla linea immaginaria a metà del cerchio bianco. Ma quello che veramente cambia è l’organizzazione dell’end. Ogni coppia ha il proprio tempo, scandito da musica e pause: quando inizia il thinking time, parte la musica e i giocatori decidono il tiro da effettuare; la durata del thinking time è di circa 1 minuto. Al termine del minuto la musica si ferma e il giocatore che deve effettuare il tiro, ha 20 secondi per il lancio del sasso: dopo 10 secondi dallo scadere della musica, c’è il primo avviso (un bip), dopo altri 10 c’è un altro bip che indica la fine del tempo a disposizione per il lancio; se entro il secondo bip, non si è effettuato il tiro, il sasso viene eliminato dal gioco. Appena il sasso è arrivato in casa, parte di nuovo la musica e quindi il thinking time.

Da appassionata di Mixed Double, questa versione non mi piace affatto. E’ stata provata da tutti i ragazzi esclusi dalla fase finale, perciò ho assistito a qualche partita e l’impressione che ho avuto è che in pista il caos regni sovrano. Si presta più attenzione allo scandire del tempo, alla musica, ai bip, piuttosto che al gioco.

LSD 2.0

Da gennaio 2015 nelle competizioni internazionali è entrato in vigore il nuovo metodo per l’assegnazione dell’hammer nella fase di round robin. Qui a Tallinn noi lo abbiamo provato per la prima volta e tenterò di spiegarlo. Il meccanismo è un po’ complesso e serve ad evitare che ci siano troppi 0 nell’LSD.
Ad ogni partita del round robin, dopo i 9 minuti di prova sassi, ogni squadra fa due lanci: uno IN turn e uno OUT turn. La somma dei due lanci da l’LSD. I due lanci devono essere fatti da due giocatori diversi. E fin qui nulla di così complesso. Nel corso del round robin tutti i componenti della squadra devono tirare un numero minimo di sassi IN e in OUT. Qualora qualche lancio venisse fatto dall’alternate, questo verrebbe abbinato a quelli di un altro giocatore nel computo totale dei lanci di quest’ultimo. Per fare un esempio pratico, qui al WJCC ogni squadra gioca 9 partite di round robin, quindi 18 tiri di LSD; ogni giocatore deve fare almeno 4 tiri, 2 IN e 2 OUT. Insomma, un po’ macchinoso, anche secondo gli umpires. Noi ci siamo organizzati creando una tabella per tenere i conti e per valutare di volta in volta a chi far tirare i due sassi e con quale curl. Altrimenti non ne saremmo mai venuti a capo!

Good curling!