il curling a tempo di musica
Durante il mondiale junior 2015 è stata presentata la nuova versione del Mixed Double.
La finalità che ci si propone con questa variante, è quella di rendere la specialità più accattivante per gli spettatori: come ha detto Hugh Millikin durante la presentazione, si vuol far diventare il Mixed Double una sorta di “beach volley” del curling. Le regole di gioco sono più o meno le stesse, con alcune modifiche. Innanzi tutto si può tirare il sasso senza che lo skip sia in casa a dare la scopa. L’altra differenza è nella posizione dei due sassi iniziali: la stone in casa non è tangente a tee line, ma più indietro, sul bordo del cerchio dei due piedi; inoltre la coppia che ha marcato, deve obbligatoriamente posizionare il sasso in casa nell’end successivo. E’ anche possibile posizionare i sassi non sulla center line, ma sulla linea immaginaria a metà del cerchio bianco. Ma quello che veramente cambia è l’organizzazione dell’end. Ogni coppia ha il proprio tempo, scandito da musica e pause: quando inizia il thinking time, parte la musica e i giocatori decidono il tiro da effettuare; la durata del thinking time è di circa 1 minuto. Al termine del minuto la musica si ferma e il giocatore che deve effettuare il tiro, ha 20 secondi per il lancio del sasso: dopo 10 secondi dallo scadere della musica, c’è il primo avviso (un bip), dopo altri 10 c’è un altro bip che indica la fine del tempo a disposizione per il lancio; se entro il secondo bip, non si è effettuato il tiro, il sasso viene eliminato dal gioco. Appena il sasso è arrivato in casa, parte di nuovo la musica e quindi il thinking time.
Da appassionata di Mixed Double, questa versione non mi piace affatto. E’ stata provata da tutti i ragazzi esclusi dalla fase finale, perciò ho assistito a qualche partita e l’impressione che ho avuto è che in pista il caos regni sovrano. Si presta più attenzione allo scandire del tempo, alla musica, ai bip, piuttosto che al gioco.