CURLING ITALIA

Se la Russia avesse giocato con la Privivkova

In queste ore è inevitabile che in casa Russia dopo la mancata qualificazione nel femminile ci si domandi se tutte le scelte fatte siano state quelle giuste. Per chi non ha un lungo rapporto con il mondo del curling è bene fare un passo indietro per raccontare quello che è accaduto. Da un decennio abbondante la squadra russa era nata è cresciuta a livello internazionale con due figure determinanti. L’allenatore della squadra era da sempre Olga Andrianova e il gruppo femminile sul ghiaccio aveva come skip Liudmila Privivkova. Questo gruppo aveva conquistato il diritto di partecipare alle Olimpiadi del 2006 a Torino e a quelle del 2010 a Vancouver. Senza dimenticare che, proprio nel 2006, questa squadra era arrivata a conquistare anche il titolo Europeo. Ma veniamo a Sochi ricordando che la dirigenza della Federazione di Russia nel periodo di preparazione a questi giochi, volendo a tutti i costi arrivare a medaglia, ha preso delle decisione estreme. La prima in assoluto è stata, nel 2011, l’allontanamento del tecnico Olga Andrianova e poi di recente, estate 2013, l’esclusione dal team della Privivkova che nel frattempo era stata collocata nel ruolo in squadra di third.
Il nuovo tecnico arrivato con la missione di conquistare una medaglia è il tecnico svizzero Thomas Lips assunto a questo incarico dopo aver conseguito, come allenatore della Svizzera di Miriam Ott, il Mondiale 2012. Queste scelte hanno fatto parlare non poco tutto il mondo del curling. Oggi siamo arrivati alla conclusione del ciclo olimpico e la Russia ha mancato l’obiettivo.
Nelle interviste in queste ore, ufficialmente la Russia non fa drammi. Ha parlato per la Federazione di Russia la Vice Presidente Olga Zharkova dicendo che: “va bene così, con un po’ più di fortuna forse la femminile poteva accedere alle semifinali”. Ha parlato anche il tecnico Thomas Lips dichiarando: “Il mio contratto è in scadenza a fine febbraio. Se la Federazione russa lo vorrà sono a disposizione per seguire questa squadra anche al prossimo Mondiale.” Insomma tutti molto abbottonati, come consuetudine per la Russia i panni sporchi si lavano in casa. Ma a parte le comprensibile aspettative quanto fatto in passato ad una Olimpiade dal gruppo storico Andrianova – Privivkova non è di certo meglio di quanto visto in questa edizione di Sochi.
Nel 2006 a Torino la Russia donne non era oltre il 5º posto in classifica e non possiamo dimenticare che hanno perso anche la gara contro la nostra Italia di Diana Gaspari (6-4). A Vancouver nel 2010 la squadra era andata anche peggio con un nono piazzamento in classifica. Difficile quindi pensare che a Sochi le escluse Andrianova – Privivkova potessero fare meglio.

 

E' stata determinante l'assenza della Privivkova per lo stop della Russia?

E’ stata determinante l’assenza della Privivkova per lo stop della Russia?

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