CURLING ITALIA

Sponsor Village

3 Sponsor VillageIl calendario 2016 corre ormai verso la fine di febbraio e proprio in questo mese saranno 10 anni esatti che le Olimpiadi di Torino 2006 hanno avuto il loro svolgimento.

 

Il lavoro di preparazione all’evento ha visto una lunghissima gestazione, come è logico che sia, con una promozione iniziata già nel 2004. Nell’inverno del 2004 Torino si avviava a vestire i panni di città olimpica e, prima tra tutte le iniziative, fu l’allestimento in Piazza Solferino di un grande spazio per presentare alla cittadinanza le olimpiadi. Era una struttura che, per la sua forma decisamente atipica, venne battezzata il gianduiotto. Questo spazio espositivo era stato disegnato e progettato dal grande Giorgetto Giugiaro con una struttura in metallo e vetro. Accanto, con forma circolare attorno al monumento equestre dedicato a Ferdinando di Savoia Duca di Genova, la prima pista di pattinaggio. Era questo il modo scelto per avviare la realizzazione di tanti altri allestimenti che gradualmente saturarono tutta l’area di Piazza Solferino.
A noi torinesi del curling di allora venne l’idea di voler partecipare attivamente in questo spazio ma era assolutamente necessario ottenere la realizzazione di una pista dedicata al curling, e sapevamo che non sarebbe stata cosa semplice. Tentare però di portare a casa questo progetto per il curling ci sembrò importante per sperare nel futuro di questa disciplina. L’iniziativa partiva da Gianandrea Gallinatto, in rappresentanza degli Yellowstones, e dal sottoscritto per il club SUM Draghi Curling Club. Premetto che amiamo le avventure impossibili ma non siamo degli sprovveduti. Sapevamo di poter contare su un primo sostegno da parte dell’architetto Paolo Maldotti (grande amico di Gianandrea) che per l’occasione aveva l’incarico di gestire tutti gli allestimenti della piazza. Dopo un primo incontro con l’architetto le nostre speranze trovarono il giusto ottimismo ma ancora non poteva bastare. Il passo seguente consisteva nel riuscire a convincere gli organizzatori dell’evento. Incontrammo così l’assessore di allora, incaricata per il Comune, la dottoressa Anna Martina. All’incontro in Comune di Torino trovammo anche ad ascoltarci il responsabile dell’area Paolo Verri. Scoprimmo in quella circostanza che allo spazio sarebbe stato dato il nome di Sponsor Village 2006. Con Gianandrea eravamo in perfetto accordo nel presentare la nostra idea di curling di piazza come particolarmente innovativa. Puntammo sul portare i nostri importanti interlocutori verso una semplice riflessione. Non era possibile offrire, nei giorni di olimpiade, al visitatore un coinvolgimento olimpico da atleta per quasi tutte le discipline ma con il curling questo era possibile e fattibile. Dare questa emozione con la pratica sportiva, anche solo per un istante imparando il lancio di uno stone, poteva far sì che ti sentissi tu stesso un olimpico. Nei giorni di gare Torino 2006 sarebbe stata di certo una grande emozione. Dalle espressioni di Martina e Verri qualcosa ci disse che avevamo colpito nel segno ma come sempre bisognava attendere per conoscere la loro decisione. La risposta affermativa non si fece attendere oltre misura e per i giorni di gara allo Sponsor Village veniva inaugurata la pista del curling. Dieci anni dopo, ricordando quelle giornate, posso dire senza esitazione che abbiamo vissuto momenti esaltanti e indimenticabili ma anche pesanti per l’impegno e i sacrifici. Tutte le persone che volevano partecipare, gratuitamente, ad un mini corso di circa 30 minuti dovevano necessariamente registrarsi per la prenotazione. Fu un successo senza precedenti che vide iscritte ai corsi circa 1400 persone provenienti da tutte le Regioni e da tutte le Nazioni. Non mancarono anche personaggi famosi come Stefania Belmondo che rimane nei ricordi e nella memoria storica di queste olimpiadi per essere stato l’ultimo tedoforo ad accendere la fiamma olimpica e decretare l’apertura dei giochi. Ma anche atleti del curling di grande valore mondiale come la campionessa canadese Colleen Jones.

1 Sponsor Village - Colleen Jones

Trovammo anche il modo di organizzare delle esibizioni con la partecipazione delle squadre wheelchair della Disval (arrivati dalla Valle D’Aosta) e i torinesi di Sport di Più. Riuscimmo ad organizzare quella che noi chiamammo simpaticamente “la partita della pace” con la squadra dei fratelli Savioz nostri amici arrivati per l’occasione da Sion. Partita della pace perché forse non tutti sanno, o ricordano, che la svizzera Sion era stata la più temibile concorrente di Torino per ottenere dal Comitato Olimpico Internazionale queste Olimpiadi 2006. Ci avevano creduto a tal punto che erano già pronte le loro Pins con la dicitura Sion 2006. In un clima di grande cordialità quella fu quindi l’occasione per avere dagli amici elvetici le loro, ormai inutili, spillette ed in cambio gli vennero donate quelle di Torino 2006. Non possiamo dimenticare che in tanti di Torino collaborarono per questa importante promozione.

2 Sponsor VillageI nostri istruttori erano riconoscibili perché indossavano delle giacche a vento di colore giallo canarino offerte per l’occasione dallo sponsor Napapiri. Sulla pista del curling dello Sponsor Village si sono impegnati a rotazione nelle loro divise gialle Davide Sandri, Silvio Dellaia, Antonio Calandra, Danilo Manolino, Massimo Tortia, Giulio Regli, Gianandrea Gallinatto, Giovanni Marten Perolino, Stefano Castelli, Paolo Fredianelli Fabris, Marica Forreiter, Mauro Ottino, Antonio Peyrano, Diego Bertoletti e il sottoscritto, Renato Negro.
Tanti gli articoli usciti a noi dedicati sui quotidiani nazionali, servizi televisivi delle reti CBS e CNN, collegamenti Rai a Quelli che il calcio e Tg Regionale, Striscia la Notizia con Militello e tanta radio Rai con i conduttori di Caterpillar che di frequente venivano a farci visita in pista.
Infine non posso dimenticare l’importante collaborazione degli amici Mauro e Roberto Maino. Grazie a loro potevamo anche contare su un ghiaccio preparato con l’Ice King che, molto generosamente, avevano portato per l’occasione da Courmayeur.
E speriamo di non aver dimenticato qualcuno perché tutti meritano di essere ricordati. Chi era con noi può dire con giustificato orgoglio: “io sono stato uno dello Sponsor Village 2006”.

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